BURROW DALLASBLOOD BROTHERSI "fratelli di sangue" cui si riferisce il titolo del nuovo album di Dallas Burrow sono suo padre Mike (nei primi anni '70 titolare di un pub/club musicale a Nashville), Richard Dobson, John Lomax III e Townes Van Zandt: fu quest'ultimo, una sera a una festa post concerto, a suggerire un patto inscindibile tra di loro, e sarà per questo che nella musica di Burrow il suo spirito è una presenza costante e un faro guida. E' stato l'amico e produttore Jonathan Tyler a incoraggiarlo a trasformare quell'affettuoso ricordo del genitore in una canzone che detta la linea a un disco in cui il musicista di New Braunfels, Texas, rende omaggio alle sue radici musicali. La voce baritonale, stile Johnny Cash, di Dallas aggiunge pathos all'interpretazione di canzoni in chiave honky tonk (e talvolta con un tocco jazzato) che si muovono nel solco tracciato da Townes, da Guy Clark, da Billy Joe Shaver e da Willis Alan Ramsey: brani che servono anche a "raccontare la storia del mio viaggio personale e a riformulare cosa significhi per me essere oggi un cantautore" track list
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