MOORE CHRISTYMagic Nights On the RoadChristy Moore è un performer carismatico, un'istituzione della musica folk e popolare in Irlanda e nel mondo che non ci si stanca mai da ascoltare. Sono molti i dischi dal vivo nella sua discografia, ma 'Magic Nights' è nondimeno il benvenuto: in questo splendido box di quattro CD formato libro di 48 pagine con 50 brani in totale e foto e note di copertina esclusive il precedente live 'On The Road' viene abbinato a una nuova raccolta che pesca negli archivi delle registrazioni in concerto del cantautore irlandese: il produttore Jimmy Higgins e il fonico David Meade hanno selezionato da centinaia di concerti altre 26 canzoni eseguite da Moore in solitaria o con il suo gruppo in località come Derry e Dublino, Birmingham e Belfast, Liverpool e Lisdoonvarna. 'Riascoltarle', ha spiegato lo stesso Moore, 'ci ha permesso di scoprire momenti speciali, riff passati inosservati, cori a lungo dimenticati'. Aperta da 'Magic Nights In The Lobby Bar' (versione di un classico di John Spillane e Ger Wolf registrata alla Opera House di Cork nel 2014), la scaletta di 'Magic Nights' include una magnetica versione di 'Hurt' dei Nine Inch Nails modellata sulla versione che ne fece Johnny Cash, una commovente 'Burning Times' dedicata a Belfast alla giornalista Lyra McKee (giovane giornalista uccisa Derry nell'aprile del 2019 da un proiettile vagante), una stupenda 'Spanchilhill' (di Michael Considine) eseguita a richiesta a Glasgow e una improvvisata 'Johnny Jump Up' (che la band di Moore non aveva mai suonato prima); oltre a proporre classici del suo catalogo (la sua 'Veronica', 'A Pair Of Brown Eyes' scritta da Shane MacGowan per i Pogues, 'Back Home In Derry', 'Before The Deluge' di Jackson Browne già registrata con i Moving Hearts, 'The Two Conneeleys', 'Only Our Rivers Run Free', 'The Well Below The Valley' risalente al periodo dei Planxty) il grande interprete alterna come sempre momenti di divertimento ('The Tuam Beat') e di profonda emozione ('Ringing That Bell' di Dylan Walsh) aggiornando il suo repertorio con canzoni di Sean Mone ('Rosalita & Jack Cambell'), Pete St John ('Inchicore Wake'), Rob Corcoran ('Ringing That Bell') e Albert Niland ('Irish Pagan Ritual') e offrendo una importante vetrina anche ad autori meno noti track list
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