KIWANUKA MICHAELKiwanukaIl team di lavoro e' lo stesso - con Danger Mouse e Inflo di nuovo nel ruolo di produttori - ma non aspettatevi dal terzo album di Michael Kiwanuka un fratello gemello di 'Love & Hate'. Come spiega lo stesso cantautore londinese di origini ugandesi, il disco di tre anni fa era il frutto di un paziente lavoro terapeutico e di ricostruzione della propria identità artistica, un album di grande successo (numero uno nelle classifiche inglesi) che ha ridato fiducia al giovane musicista in un momento di crisi e che gli permette oggi di ripartire senza nascondersi dietro maschere o finzioni (di qui il titolo): distanziandosi ulteriormente dai suoni inizi semiacustici, Michael e i suoi collaboratori osano ancora di più in un'opera che spazia tra la dance psichedelica del solare singolo 'You Ain't The Problem' e il funk rock abrasivo di 'Rolling', la melodia ariosa di 'Hero' e l'easy listening anni Settanta di 'Living In Denial', i sussurri della ballata 'Higher Ground' e la coda gospel della coinvolgente 'I've Been Dazed', mentre l'ambiziosa 'Hard To Say Goodbye, tra un crescendo di chitarre distorte e orchestrazioni rigogliose ricorda - secondo Jonathan Bernstein su Rolling Stone - certe atmosfere pinkloydiane , 'Final Days' ha il gusto delle esplorazioni r&b anni Settanta di Stevie Wonder e la stupenda 'Piano Joint (This Kind Of Love)' reincarna lo spirito del nume tutelare Bill Withers. In tutta questa varietà stilistica e nei suoi umori di volta in volta malinconici e ottimisti, 'Kiwanuka' mantiene una coerenza e un filo narrativo, in una sequenza accuratamente pensata e costruita di canzoni legate tra loro da frammenti audio recuperati da sit in di protesta e da documentari sui movimenti per i diritti civili ricordano e celebrano le conquiste del black power, mentre in tutto il disco (e soprattutto nella citata 'Hero') Michael rende omaggio i suoi eroi Malcolm X, Fred Hampton, James Baldwin, Martin Luther King Jr., Sam Cooke, Gordon Parks, Tupac Shakur e Marvin Gaye. Un album avvicente dall'inizio alla fine e di sorprendente maturita', per un artista di soli 32 anni e ancora in evoluzione; 'un disco', dice lui stesso, 'che esplora cosa significhi essere oggi un essere umano', 'che parla del mio sentirmi più a mio agio nella mia pelle, della mia volontà di essere coraggioso e di sfidare me stesso e gli ascoltatori' track list
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