WIREMind HiveChe i Wire, bandiera del post punk inglese dalla seconda metà degli anni Settanta, fossero ancora un gruppo vitale e creativo lo aveva confermato due anni fa l'album 'Silver/Lead'. Il suo successore 'Mind Hive' non è da meno, capace ancora una volta di mantenersi in miracoloso equilibrio tra sperimentazione e accessibilità in una sequenza di brani che come sempre sanno scompaginare il formato tradizionale e gli stereotipi della canzone restando fedeli a un rigore minimalista. I cofondatori della band Colin Newman (voce e chitarra) e Graham Lewis (basso e voce), insieme a Matthew Simms (chitarra) e a Robert Grey (batteria), sfornano stavolta brani abrasivi e taglienti come l'iniziale 'Be Like Them' (che ripesca un testo risalente al 1977, e in cui le chitarre di Newman e Simms si fondono e si incrociano per poi prendere tangenti e direzioni differenti) ma anche canzoni squisitamente pop come 'Off The Beach' (contraddistinta da una melodia fresca e ottimistica e da una bella miscela elettroacustica) e l'energico, scoppiettante singolo 'Cactused', corretto da una bella dose di noise. 'Primed And Ready' vive di ritmi propulsivi e compressi e di un dialogo tra synth e chitarre, i paesaggi bucolici evocati da 'Unrepentant' ricordano addirittura i primi Pink Floyd, 'Shadows' gioca sul contrasto tra parole crudeli e minacciose e una musica di tenera bellezza, la muscolare 'Oklahoma' fluttua tra momenti di tensione e di quiete, gli otto fitti minuti di 'Hung' si articolano in una sequenza di sezioni dalle atmosfere cangianti e la finale 'Humming' dipinge un quadretto elegiaco e autunnale con un intreccio avvicente di delicate tastiere e lirici fraseggi chitarristici. Sono solo 35 minuti di musica, densi e asciutti, senza un solo secondo superfluo track list
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