Make It Right

Pubblicato in coincidenza con l'autobiografia "I Wouldn't Say It If It Wasn't True: A Memoir Of Life, Music, And The Dream Syndicate", il nuovo album solista di Steve Wynn (il primo dal 2010) si presenta come una sorta di dialogo tra il musicista e lo scrittore, offrendo del cantautore californiano un ritratto intimo, onesto e riflessivo: "Con ogni capitolo del libro", ha spiegato, "ricavavo idee per canzoni ispirate da un tuffo profondo nel mio passato e viceversa". Il risultato è "una session di domande e risposte con un solo protagonista, una delicata volée sul campo da tennis della mia mente. Quaranta a zero, gioco, partita e incontro". Alle sedute di registrazione di "Make It Right" hanno partecipato la moglie di Wynn Linda Pittmon (Baseball Project), Mike Mills dei R.E.M., Vicki Peterson delle Bangles,Chris Schlarb degli Psychic Temple, Emil Nikolaisen dei norvegesi Serena Maneesh e diversi altri musicisti; pur non essendo un disco totalmente autobiografico, inizia con un brano intitolato a Santa Monica, la città in cui Wynn è nato, e si chiude con "Roosevelt Avenue", nome della principale via del Queens newyorkese dove oggi l'artista risiede