WILSON JONATHANDixie Blur'Veloce e confuso': così Jonathan Wilson - reduce dal tour mondiale con Roger Waters - descrive il processo di registrazione del suo nuovo album 'Dixie Blur', durato appena sei giorni: in quel breve arco di tempo e con l'amico Pat Sansone dei Wilco in veste di produttore e musicista aggiunto, il cantautore e strumentista originario del North Carolina e la band da lui allestita per l'occasione - che comprende assi della scena musicale di Nashville come il grande violinista Mark O'Connor, il contrabbassista Dennis Crouch, Russ Pahl alla pedal steel, Jim Hoke all'armonica e alle ance, il chitarrista Kenny Vaughan, il tastierista Drew Erickson e il batterista Jon Radford - hanno suonato uno di fronte all'altro nel leggendario Sound Emporium Studio di Cowboy Jack Clement catturando la magia che scaturisce 'da un'energia collettiva che è impossibile ricreare in un altro modo'. Un metodo di lavoro completamente diverso da quello da lui adottato in passato, con pochissime sovraincisioni e un calore che solo la presa diretta può garantire: così ha preso forma l'album finora più organico, coeso, melodico e accessibile di un musicista che con la sua musica ha vagato in passato tra il folk psichedelico di Laurel Canyon, i Pink Floyd, la grande canzone d'autore anni Settanta, il pop rock e la ambient dance imponendosi come figura di riferimento della nuova scena 'retromaniaca' (un'etichetta che gli sta decisamente stretta). Il tono nostalgico e autobiografico di '69 Corvette', l'esuberanza di 'So Alive', l'intimismo di 'Korean Tea', la vivacità honky tonk di 'In Heaven Making Love' e languide, stuoende ballate come la raffinata 'Oh Girl' rimandano esplicitamente alla sua adolescenza e con i loro aromi decisamente country-rock proiettano un'immagine di Wilson piuttosto diversa da quella conosciuta, mentre l'amore del musicista per la California e per l'acid rock riemerge nella cover di 'Just For Love' dei Quicksilver Messenger Service, da anni nel suo repertorio live. 'Dixie Blur' richiama volutamente la musica con cui Jonathan si è formato infondendovi tuttavia sonorità e atmosfere moderne che producono un affascinante ibrido tra passato e presente track list
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