PREVOST "STACKHOUSE" GREGAFTER THE WARSAbbandonati i Chesterfield Kings di cui è stato dai primi anni '80 il leader carismatico, il cantante, autore e chitarrista di Rochester fa seguito al suo apprezzato terzo album solista (un disco acustico intitolato "Songs For These Times") con un'opera molto più complessa e ricca di ospiti: "After The Wars" è infatti un grande affresco che incorpora folk-rock, raga-rock, pop baroque, psichedelia, country-blues, gospel, e, naturalmente, puro rock and roll e garage anni '60 combinati in una scintillante produzione e in arrangiamenti in cui spiccano impeccabili armonie vocali, splendenti chitarre 12 corde, armoniche lancinanti, steel guitar, piano, organo e violoncello. Prevost appare in stato di grazia in un programma che include versioni di "Travelling In The Dark" dei Mountain, di "I Have Always Have Been Before" di Roky Erickson e del traditional "Twelve Gates To The City" prima di chiudersi con una lunga e visionaria suite che sposta verso nuove dimensioni la sua musica track list
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