CONTINUANCE

Nella sua lunghissima carriera, il cantautore e virtuoso della chitarra Shawn Phillips, vecchia conoscenza anni Settanta del pubblico italiano per la sua lunga residenza a Positano, non ha mai lesinato opere avventurose e sperimentali. Il nuovo 'Continuance', ventiseiesimo titolo in catalogo, tiene pienamente fede al suo credo: un caleidoscopio di hard rock, blues, funk, jazz, classica e new age che confluisce in uno stile espressivo originale e avvincente. 'Non avevo in mente di creare un album che la gente potesse ascoltare in sottofondo mentre cena', ha spiegato il musicista texano. Detto fatto: negli studi Rose Lane di Carpenteria, in California, Shawn si e' circondato di musicisti con cui non aveva mai lavorato prima, tutti suggeriti dal suo coproduttore Sjoerd Koppert (Brockett Parsons alle tastiere, Anthony Crawford al basso, Sebastian Persini alla batteria, Danny Janklow al sassfono, Josh Seguin alla chitarra solista e Jonathan McCuen alla chitarra in 'C'Mon Round'), con cui - senza alcuna preparazione o istruzione - si e' lanciato in una serie di esecuzioni a ruota libera da cui sono emerse la polemica, dura 'Man With A Gun' e la jam funky (e altrettanto politicizzata) di 'Furious Desperation', mentre il formidabile gusto e talento chitarristico di Phillips, con la fedele doppio manico in grembo, risalta nelle eleganti figure acustiche di 'Life' e nell'ipnotico strumentale 'Tribute To D.' composto in omaggio a David Gilmour; diverse tracce si avvalgono anche delle stupende orchestrazioni di Paul Buckmaster, il grande arrangiatore, compositore e direttore d'orchestra amico intimo di Phillips e qui presente per l'ultima volta su disco (prima della scomparsa avvenuta nel novembre del 2017). 'Piu' di ogni altra cosa, voglio aprire la mente delle persone e fare appello alla miglior natura dell'uomo', spiega Phillips, che sintetizza questo suo messaggio in 'Grace We Intend', poesia sinfonica che di 'Continuance' rappresenta una delle tracce piu' potenti e ispirate