I No Ones sono una band transcontinentale che collega il Sud Ovest della Norvegia con il Nord Ovest degli Stati Uniti con una deviazione a Sud nella città di Athens, Georgia e mettendo in contatto R.E.M. e Minus 5 con I Was A King e Baseball Project. Ne fanno parte, infatti, Peter Buck, Scott McCaughey, Frode Strømstad e Arne Kjelsrud Mathisen, e il loro 'album perduto', registrato nel giugno del 2017 al Type Foundry di Portland, Oregon, da Adam Selzer, mantiene le promesse che da questi nomi ci si può aspettare: belle armonie vocali, sapienti tocchi di psichedelia e soprattutto tante chitarre Fender e Rickenbacker dalle sonorità di volta in volta squillanti, taglienti e distorte, al servizio di tredici canzoni che parlano di 'rapimenti, misteri interstellari, stregoneria e argomenti più mondani come i cambiamenti climatici, la 'borghesizzazione' delle città e la desolazione dell'anima', mescolando le solari e turbolente sonorità degli anni '60 con il clima tenebroso e decadente del presente. Una festa per le orecchie, per gli appassionati di garage, di folk rock e di jingle jangle byrdsiano e in stile primi R.E.M., cui prendono parte come ospiti Patterson Hood dei Drive-by Truckers ('Straight Into The Bridge', 'Sweet Home Mississippi'), Darren Hanlon ('All You Need Is Rain', 'Too Blind To Believe', 'Turn Again”'), Andrew Reiger e Davey Wrathgabar ('Dream Something Else'), Lucy Parnell ('Sun Station Vadsø') e Debbie Peterson delle Bangles ('Gone')