SOUL'S CORE REVIVAL

Venti anni fa un disco e una canzone in particolare cambiarono per sempre la vita e le prospettive professionali di Shawn Mullins. L'album era 'Soul's Core' e la canzone era 'Lullaby', che il cantautore di Atlanta cresciuto nei circuiti folk della sua citta' e proiettato da quel successo sulla ribalta internazionale rivisita oggi addirittura con un doppio album contenente versioni 'full band' e acustiche (in solitaria) di ognuno dei tredici brani che scrisse ai tempi in cui girava per l'America con la sua chitarra, il suo cane e un minivan Ford. 'Oggi quelle canzoni hanno per me un significato diverso', spiega giustificando la decisione di rieseguirle per intero, rielaborandole con il produttore e batterista Gerry 'Gator' Hansen, con il fonico originale di 'Soul's Core' Glenn Matullo e con il leggendario ingegnere del suono John Keane (R.E.M., Indigo Girls, Widespread Panic) nello studio che quest'ultimo possiede ad Athens, in Georgia. Con una band composta da Hanson, dal polistrumentista Randall Bramblett (Bonnie Raitt, Steve Winwood), da Radoslav Lorkovic alla fisarmonica e alle tastiere, da Davis Causey e Patrick Blanchard alle chitarre, da Tom Ryan al basso e al sax, da Wayne Postell alla tromba e dalla cantautrice Michelle Malone ai cori, Shawn attualizza e trasforma i brani - alcuni dei quali non eseguiva da allora - donando un groove sudista e fiati in stile New Orleans ad 'Anchored In You' (originariamente una ballata acustica a tempo di valzer) mentre il folk gentile di 'You Mean Everything To Me' si tinge di gospel e le versioni acustiche (tra cui un'unica cover, 'Sunday Morning Coming Down' di Kris Kristofferson) riconnettono un disco capace di vendere un milione di copie alle sue umili origini folk (e intanto veniamo a sapere che 'Lullaby' venne ispirata in origine da Joni Mitchell e Ani DiFranco)