SUNSHINE ROCK

Non ce la fa a stare fermo, l'ex Husker Du Bob Mould, che dopo il trasferimento a Berlino avvenuto nel 2016 aveva progettato di prendersi una lunga pausa dalla musica registrata. A due anni di distanza da 'Patch The Sky' esce invece 'Sunshine Rock', un disco luminoso e solare fin dal titolo: 'A Berlino', spiega il cantautore e chitarrista di Minneapolis', 'i giorni invernali sono lunghi e scuri, ma quando torna il sole lo spirito si risolleva'. 'Due dei miei tre ultimi album', aggiunge, 'sono stati influenzati dalla perdita dei miei genitori. A un certo punto ho dovuto impormi di pensare in positivo per non precipitare in un buco nero'. Il risultato e' 'Sunshine Rock', 37 minuti di 'agit rock' che porta le stimmate del miglior Mould (maestro nel coniugare rumore e melodia, feedback e ritornelli contagiosi); le sue dodici canzoni - che non rinunciano alla furia e alla rabbia innescate da cio' che accade in America e nel mondo - 'sono un modo fantastico di sintetizzare il decennio piu' fitto di cose e di impegni della mia carriera'. I temi affrontati, le catartiche interpretazioni vocali e l'uso accorto degli archi ne fanno forse il disco piu' immediato di Bob dai tempi di 'Copper Blue', che nel 1992 segno' il suo fortunato debutto con il trio dei Sugar. Uno dei massimi esponenti del rock e del cantautorato chitarristico contemporaneo in stato di grazia