MARK KOZELEK

Inarrestabile, per una volta il baluardo dell'indie rock statunitense Mark Kozelek (Red House Painters, Sun Kil Moon) rinuncia ai suoi tanti progetti collaborativi lanciandosi in un disco solista nel senso letterale del termine: un album doppio che porta semplicemente il suo nome e in cui il musicista dell'Ohio suona tutti gli strumenti (fatta eccezione per la batteria in un brano, suonata da Steve Shelley dei Sonic Youth che di Kozelek e' collaboratore abituale). Registrato in tre diversi luoghi a San Francisco - Mark Hopkins Hotel, Seal Rock Inn e Hyde Street Studios - l'album rimarca la singolarita' del suo autore in brani come 'This Is My Town', ode alla citta' della Baia (con una citazione per i Grateful Dead) dominata da intricati dialoghi chitarristici, e 'My Love For You Is Undying', decisamente piu' asciutta e stringata. 'Ho registrato l'album in due hotel per prendermi una pausa dall'atmosfera tenebrosa e claustrofobica degli studi di incisione e per capire come ambienti di registrazione atipici avrebbero influenzato la mia musica', ha spiegato l'artista a proposito di un disco che lo conferma una volta ancora tra i musicisti piu' produttivi, curiosi e imprevedibili del panorama musicale contemporaneo