francis nealchangesTrentenne chicagoano con un passato burrascoso a base di alcol e droghe, Neal Francis è un virtuoso del pianoforte e delle tastiere che suona professionalmente da quando aveva diciotto anni e che nel suo primo album solista 'Changes', pur raccontando di se stesso e proponendo canzoni proprie, evoca esplicitamente i suoi idoli e i suoi maestri mescolando i dialoghi piano & voce di Allen Toussaint e di Leon Russell con il groove neorleansiano dei Meters e di Dr. John, il rock and roll dei Rolling Stones anni Settanta con il gospel soul di Billy Preston, il blues di Chicago con la roots music della Band. Gli bastano otto canzoni e 37 minuti densi e concentrati per rilasciare una dichiarazione d'intenti forte e convincente, grazie a una voce nasale e subito inconfondibile, a un infuocato organo di marca gospel, a sincopati fraseggi pianistici che rimandano subito alla Crescent City, a una ruggente sezione fiati e all'aiuto di una solida band di veterani che include il bassista Mike Starr, il batterista PJ Howard e il chitarrista e produttore Sergio Rios, già a fianco di star come Cee Lo Green e Alicia Keys, in titoli accattivanti come l'autobiografica 'This Time' (in puro stile Meters), il funk con piano elettrico Wurlitzer di 'She's A Winner',', la gioiosa 'Lauren', la ballata soul 'Can't Live Without Your Love', i sei minuti mutevoli di 'Changes Pts. 1 & 2' e gli accenti gospel di 'These Are The Days' e della conclusiva 'Put It In His Hands'. 'Volevo semplicemente essere onesto su tutto, sulle mie influenze musicali e sulle esperienze che ho vissuto', spiega Neal. Ossessionato fin da piccolo dal boogie woogie e da Dr. John (dopo avere ascoltato un disco conservato nella collezione del padre), è un artista con pochi o nessun punto in comune con i suoi contemporanei e - assicura la sua casa discografica - 'Changes' e' solo il primo capitolo di un romanzo musicale che si preannuncia lungo e avvincente track list
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