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FOSTER RUTHIE

Live At The Paramount

FOSTER RUTHIE - Live At The Paramount
 

Genere: R&B

Etichetta: BLUE CORN

Anno: 2020

Supporto: CD

20.50

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Il 26 gennaio del 2019 Ruthie Foster è salita sul palco ultracentenario del Paramount Theater di Austin, in Texas, con una big band che, oltre a un chitarrista, un tastierista, un bassista e un batterista, includeva tre coriste, una sezione fiati di dieci elementi e un direttore d'orchestra (John Mills, professore alla UT University). Presentata dalla figlia, la cinquantaseienne texana dotata di una voce duttile, espressiva e potente che ha evocato paragoni con quelle di Aretha Franklin e di Bonnie Raitt ha offerto in quella occasione uno spettacolo seducente e splendidamente arricchito dalle orchestrazioni di John Beasley, discepolo di Miles Davis già al fianco anche degli Steely Dan e pilastro del talent show televisivo 'American Idol': uscendo in parte dal suo terreno d'azione più abituale Ruthie ha voluto rivivere quella sera i tempi in cui Ella Fitzgerald cantava il repertorio di Duke Ellington e Frank Sinatra si affidava agli straordinari arrangiamenti orchestrali di Count Basie e Quincy Jones, tra una stilosissima cover di 'Fly Me To The Moon' e una stellare interpretazione di 'Mack The Knife' in cui la vocalist strizza l'occhio anche a Louis Armstrong citando esplicitamente Bobby Darin (che con quel classico raggiunse il numero uno in classifica). Aprendo il set con una festosa 'Brand New Day' che ci porta con l'immaginazione tra le chiese e le strade di New Orleans, la Foster torna al soul di Memphis con 'It Might Not Be Right' (da lei scritta con il leggendario asso della Stax William Bell) rileggendo 'The Ghetto' di Delaney & Bonnie e reinventando la 'Ring Of Fire' di Johnny Cash in una chiave 'smooth' che potrebbe piacere a Sade e a Roberta Flack, mentre 'Stone Love' esplicita il suo omaggio a Marcia Ball, le classiche dodici battute tornano prepotenti in 'Runaway Soul' e 'Singin' The Blues', il gospel esplode in tutta la sua potenza celebrativa in 'Joy Comes Back' e lo spirito di Aretha aleggia benevolo nella ballad 'Phenomenal Woman'. Tramutatasi per una sera in 'sophisticated lady' ed emula di Sinatra, Ruth sorprende e incanta con un concerto e un disco che è un autentico gioiello, consigliatissimo a tutti gli amanti della black music e della canzone americana classica

track list

Introduction
Brand New Day
Might Not Be Right
Ring Of Fire
Stone Love
The Ghetto
Death Came A Knockin' (Travelin' Shoes)
Singin' The Blues
Runaway Soul
Woke Up This Morning
Joy Comes Back
Phenomenal Woman
Fly Me To The Moon
Mack The Knife

 

 
 
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