I'LL BE YOUR GIRL

Desiderosi di abbandonare la loro 'comfort zone' dopo sette album che li hanno imposti tra i nomi di punta dell'indie folk rock statunitense, i Decemberists hanno lasciato momentaneamente la natia Portland per farsi produrre il nuovo album da John Congleton, musicista nei Paper Chase che ha diretto dalla console il lavori per dischi di artisti come St. Vincent, Lana Del Rey, Antony & The Johnsons, Laurie Anderson. Modest Mouse, Okkervil River, John Grant e molti altri. E il primo singolo 'Severed' - con sonorita' sintetiche e ritmi ballabili che evocano band anni Ottanta come i New Order e i Depeche Mode - non lasciano dubbi sul fatto che la band di Colin Meloy, dopo diciassette anni di attivita' professionale, voglia tentare nuove strade: l''esuberante nichilismo' dei testi (la definizione e' dello stesso Meloy) si appoggia a sonorita' glam stile Roxy Music in pezzi come la ritmata 'We All Die Young' anche se - come sottolinea James McNair sul mensile Mojo - titoli come 'Once In My Life' e 'Cutting Stone' restano al nocciolo delle eccellenti canzoni folk mentre 'Everything Is Awful' suona quasi maccartiana. Non c'e' dubbio che 'I'll Be Your Girl' sia un disco coraggioso e diverso dai precedenti, e che fara' discutere i fan della prima ora: i Decemberists non hanno tuttavia rinunciato ai loro punti di forza, e sotto la buccia elettronica e anni Ottanta della produzione e di certi arrangiamenti il cuore pulsante della loro musica ruota ancora intorno a un songwriting acuto e a una capacita' melodica con pochi eguali nel panorama del rock americano contemporaneo (ascoltate 'Your Ghost' o 'Sucker's Prayer', che alla rivista Classic Rock ha fatto venire in mente il primo disco della Band)