Secondo Andrew Thompson del sito Around The Sun, 'West Coast Highway Cosmic' dei Datura4 'suona come se la band avesse trovato delll'acido, di quello buono, nascosto in fondo al frigo dello studio di registrazione, e lo avesse consumato fino all'ultima goccia'. Più chiaro di così: il quarto album dei rocker australiani in cinque anni di attvità è un altro giro sulle montagne russe della psichedelia contemporanea, un frullatore di suoni che mescola boogie rombante, blues ruvido e sporco e rock&roll esplosivo. 'Garage ma non grunge, power pop senza mai sconfinare nel cattivo gusto,rispettosa dei canoni del blues senza essere stereotipata, da viaggio mentale ma non etichettabile come 'space'', la musica della band capitanata da Dom Mariani (Stems, Someloves, autore dei brani nonché cantante e chitarrista) e completata da Stu Loasby (basso), Warren Hall (batteria) e il nuovo arrivato Bob Patient (tasiere), coltiva una nicchia a se stante gettando un ponte tra acid rock statunitense, British Invasion e punk della East Coast australiana e correndo a ruota libera tra l'apocalisse sonora della title track a base di chitarre distorte e turbinosi fraseggi di organo, la jam di 'Wolfman Woogie', i riff alla Black Sabbath e alla U.F.O. di 'Mother Medusa', il folk acustico dai dolciastri aromi Laurel Canyon di 'You're The Only One', il rock diretto di 'Get Out', il blues strascicato alla John Lee Hooker di 'You Be The Fool' (con armonica in primo piano) e il trip lisergico e sognante di 'Evil People, Pt.1', autentico viaggio 'su un'autostrada, tramite teletrasporto astrale o qualunque cosa stia nel mezzo' (ancora Thompson) nonché degno epilogo di un disco 'davvero cosmico...persino stellare', come conclude l'altrettanto entusiasta Mark 'Mad Dog' Shaw di Get Ready To Rock