AS LONG AS I HAVE YOU

Era dal lontanissimo 1992 che Roger Daltrey non pubblicava un album solista: 'As Long As I Have You' suona piuttosto come un seguito a 'Going Back Home', pubblicato nel 2014 in coppia con Wilko Johnson, nel celebrare la musica con cui il cantante degli Who e' cresciuto, quel sanguigno r&b che tuttora scorre nelle sue vene di vocalist formatosi in piena epoca mod. Iniziato poco dopo il completamento di 'Going Back Home' e completato durante le pause del tour di festeggiamenti del cinquantenario degli Who, 'As Long As I Have You' prende il titolo dall'omonimo brano di Garnet Mimms che faceva parte anche del primo repertorio dei Led Zeppelin e include alcune composizioni originali del cantante (la maestosa 'Certified Rose' e la toccante ballata soul 'Always Heading Home') accanto a cover di brani come 'You Haven't Done Nothing' di Stevie Wonder, 'Come In Out Of The Rain' dei Parliament (ribattezzata 'Get On Out Of The Rain'), 'How Far' di Stephen Stills e 'Into My Arms' di Nick Cave, che confermano una varieta' di gusti e una flessibilita' interpretativa fuori dal comune. La presenza di Pete Townshend (alla chitarra in sette brani su undici) e di ottimi sidemen come Sean Genockey (chitarra solista, gia' con Suede, Shame e Proclaimers) e Mick Talbot (Style Council e Dexys, alle tastiere) mette ulteriore pepe a una raccolta dinamica, vigorosa e ricca di verve, che Dave Eringa (gia' alla console con i Manic Street Preachers e con gli stessi Daltrey & Johnson, oltre che con gli Who del singolo 'Be Lucky') coordina con sapienza. 'E' un ritorno ai nostri inizi', ha spiegato il cantante, 'prima che Pete iniziasse a scrivere canzoni, ai tempi in cui eravamo una band di teenager che suonava musica soul per piccole platee negli atrii delle chiese. E' questo che eravamo, una soul band. E oggi il soul lo posso cantare con tutta l'esperienza che serve per interpretarlo correttamente'