Wild and Free - LIVE

'Questo disco è dedicato ai fan più assidui e appassionati di Albert Castiglia: cattura la sua elettricità e la sua passione quando si trova a contatto con la sua gente': parola di Mike Zito, coproduttore esecutivo e uno degli ospiti speciali - accanto ai pianisti/organisti John Ginty e Lewis Stephens - di questo pirotecnico live registrato al Funky Biscuit di Boca Raton, in Florida, e in cui la maestria chitarristica del cinquantenne musicista blues newyorkese formatosi musicalmente a Miami nella band di Junior Wells e poi a fianco della cantanta Sandra Hall si coniuga ad eccellenti canzoni che trasmettono al meglio la cruda potenza e l'emotività coinvolgente del suo stile. Il suo blues elettrico di ispirazione classica che - come scrive il sito M Music & Musicians - 'segue le orme di coloro che promossero il blues nel Delta del Mississippi e nei locali notturni e fumosi di Chicago' si esalta ancora di più che nei suoi precedenti nove album di studio in una scaletta di undici brani in cui assecondano perfettamente la voce ringhiante e la chitarra fiammeggiante di Castiglia la voce e il basso di Justine Tompkins e la batteria di Ephraim Lowell: la 'Big Dog' che intitolava il suo album del 2016, una 'Hoodoo On Me' in cui - come osserva JD Nash di American Blues Scene - le sue dita scorrono sulla Gibson Les Paul 'alla velocità di un esperto operatore del Codice Morse', i sei minuti di 'I Been Up All Night' con largo e sapiente uso di pedali e wah wah, l'inno rock di 'Get Your Ass In The Van', il funk di 'Searching The Desert For The Blues', il botta e risposta tra voce e chitarra di 'Loving Cup', il Chicago blues di 'Too Much Seconal', i quasi dieci minuti dell'epico lento 'Heavy' (in cui Castiglia, annota ancora Nash, 'suona come il figlio preferito di Buddy Guy e di Johnny Winter' alternando picchi quasi orgasmici a momenti di quiete) e gli otto minuti e mezzo dello strumentale finale 'Boogie Funk' ne fanno senza dubbio uno degli album blues dell'anno oltre che un 'party record' imbattibile