BONNIE PRINCE BILLYI Made A PlaceImpegnato in molteplici collaborazioni con altri artisti, rielaborazioni di vecchio materiale e incisioni di cover di altri artisti, negli ultimi otto anni Will Oldham alias Bonnie 'Prince' Billy non aveva pubblicato nessun album di inediti: colma finalmente il 'buco' con 'I Made A Place', una raccolta che -ha spiegato lui stesso - resta fedele alla filosofia di 'fare dischi composti di canzoni destinate ad essere ascoltate con attenzione e nell'intimità di casa da meravigliosi estranei con cui si condividono idee spirituali e musicali'. 'Ho iniziato a lavorare a questi brani', ha aggiunto, 'pensando che non sarei mai riuscito a finirli, registrarli e pubblicarli. Uno stato d'animo costruttivo che ha protetto le canzoni fino al momento spaventoso in cui le ho lasciate andare per affidarle a voi'. La cantautrice Joan Shelley, il chitarrista Nathan Salsburg e il batterista Mike Hyman (già componente del Gary Burton Quartet), tutti residenti come lui a Louisville nel Kentucky, contribuiscono a un album 'ispirato dallo stato delle Hawaii' e influenzato da cantautori come John Prine e Tom T. Hall, che in pezzi come il country roots rock fiatistico di '(At The) Back Of The Pit' riprende un discorso a lungo interrotto: considerato in passato un principe delle tenebre, Oldham ha realizzato stavolta un disco luminoso, le cui canzoni - a volte nude ed essenziali, altre ricche negli arrangiamenti - mirano a sollevare gli animi e a trasmettere gioia track list
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