Dear Life

Brendan Benson è il chitarrista dei Raconteurs di Jack White e il suo settimo album solista 'Dear Life' (da lui stesso prodotto e pubblicato dalla Third Man Records del suo partner musicale), che lo ripropone in questa veste dopo sette anni di silenzio, è sicuramente il suo disco più sorprendente, vibrante e inventivo fino ad oggi, un ciclo di undici canzoni che parlano di vita, amore, famiglia, paternità e della pura gioia di fare musica, alimentato 'da cannabis, hip-hop e un nuovo interesse per le programmazioni di batteria'. Lo conferma un pezzo come 'Good To Be Alive', che a una strofa in chiave di melodica ballata pianistica alterna un ritornello dance dalle sonorità contemporanee e propulsive: 'un brano abbastanza strano, a essere onesti', lo definisce lui stesso, 'ma che proprio per questo trovo eccitante. Dice molto di questo disco e della sua personalità quasi sdoppiata: è come se lo avesse suonato qualcun altro, e non quel che io ero solito essere'. 'Dear Life' è, sempre secondo il suo autore, 'un album che parla di vita e di morte, non saprei dire se pervaso da uno spirito positivo e ottimista' e che Benson ha inciso quasi da solo nel suo Readymade Studio a Nashville, concedendosi un approccio decisamente più modernista che in passato in titoli come la funkeggiante 'I Can If You Want Me To' e l'estatica 'Richest Man Alive', contraddistinti da arrangiamenti volubili, ritmi elastici e una energia incandescente