COLORADO

Dopo sette anni Neil Young richiama all'appello i Crazy Horse (ci sono il bassista Billy Talbot e il batterista Ralph Molina ma non il chitarrista Frank 'Poncho' Sampedro, sostituito da Nils Lofgren che suona anche l'organo a mantice) per il nuovo disco 'Colorado', coprodotto dal musicista canadese con John Hanlon e registrato sulle alture delle Montagne Rocciose dalle parti di Telluride con attrezzature rigorosamente analogiche e sostanzialmente in presa diretta. A dispetto del contesto, Neil (che oltre a cantare e a suonare le chitarre e l'armonica si cimenta anche al vibrafono) e compagni non appaiono affatto in debito di ossigeno in una raccolta completata lo scorso aprile in undici giorni di lavoro diurno e notturno sottoq gli auspici di una luna color rosa e che lui stesso ha definito 'uno degli album piu' vari che abbia mai fatto, un disco capace di stare al passo con 'Everybody Knows This Is Nowhere', 'Rust Never Sleeps', 'Sleeps With Angels', 'Psychedelic Pill' e tutti gli altri'. 'Siamo dei vecchi ragazzi con l'anima ancora giovane', aggiunge Young evidentemente galvanizzato da questa reunion con i vecchi amici che ha prodotto ancora una volta un disco polemico e molto attento a quel che succede nel mondo, nei tredici minuti e mezzo dell'epica, ecologica e ferocemente chitarristica 'She Showed Me Love' e nelle dolci armonie vocali della ballata 'Green Is Blue' che tratta con preoccupazione dei cambiamenti climatici, nella furia elettrica di 'Shut It Down' e nel pamphlet antirazzista e antiomofobico di 'Rainbow Of Colors', nella delicata 'Milky Way' e nella sognante, minimalista 'I Do', canzoni d'amore entrambe dedicate a Daryl Hannah che ha curato la grafica di copertina. L'edizione su doppio LP e' incisa su tre facciate e include come bonus un 45 giri 7 pollici contenente una versione dal vivo di 'Rainbow Of Colors' (senza Crazy Horse)  e il lato B di studio 'Truth Kills'