A differenza degli altri volumi retrospettivi della collana di doppi CD curata dal giornalista e scrittore Jon Savage per la Ace Records, il nuovo capitolo 'Rock Dreams' copre solo il genere rock e il triennio 1969-1971: ricordando la frammentazione del mercato di allora in 'tribù' distinte e separate che in Inghilterra avrebbe portato a conflitti e confronti diretti tra opposte fazioni (da una parte gli skinhead, dall'altra gli hippies) Savage ha scavato nei suoi ricordi e nella sua collezione dei 45 giri d'epoca per etichette come Island, Elektra e Track, singoli nei quali - come ricorda lui stesso - 'il suono, l'atteggiamento e a volte i testi erano tutti elementi importanti, espressioni di un momento storico particolare nel quale i giovani combinavano potere d'acquisto con potere politico...sentendosi liberi di parlare di ciò che avevano in testa, ritenendo che fosse significativo e che potesse venire ascoltato', 'tra luci e ombre, ribalderia e la ricerca di un dio, fuga in campagna e il desiderio di fragoroso, primitivo rock and roll'. Arrivano da quel sostrato culturale 'i riff massicci, le chitarre sovraccariche, la protesta insensata ma sentita, i canti favolistici e un umore generale tra l'interrogativo, l'esplorazione e la disillusione' che caratterizzano i 43 brani - classici immortali e reperti d'epoca ricordati solo dagli appassionati - pescati dalla produzione europea e nordamericana dell'epoca di artisti come Spooky Tooth, Byrds, Man, Youngbloods, Free, Kinks, Blossom Toes, Idle Race, Jeff Beck Group, Kaleidoscope, Stooges, Mott The Hoople, Procol Harum, Delaney & Bonnie & Friends, Jethro Tull, Faces, King Crimson, Guess Who, MC5, Fleetwood Mac, Quicksilver Messenger Service, Amon Düül II, Tangerine Dream, Velvet Underground, Mountain, Crazy Horse e Flamin' Groovies, ma anche di nomi più dimenticati come Shy Limbs, Brute Force, Open Mind, Rattles e John Kongos, dell'one hit wonder Norman Greenbaum di 'Spirit In The Sky' e del produttore/arrangiatore Jack Nitzsche