TROUT WALTERRIDENel suo trentesimo album solista Walter Trout riflette sulla sua infanzia difficile e su un passato decisamente problematico e autodistruttivo, a dispetto di una carriera che gli ha regalato molte soddisfazioni fin dai tempi in cui suonava nei Bluesbreakers di John Mayall, a fianco di leggende come John Lee Hooker e Big Mama Thornton e poi nei Canned Heat. "Questo disco", spiega, "è il prodotto di quello che ho provato a livello mentale ed emotivo, e non ho fatto altro che esprimerlo. Ho passato molto tempo a piangere, perché ho scavato a fondo nelle mie emozioni e volevo che le canzoni avessero in sé un elemento di verità". "Musicalmente", aggiunge, "si tratta effettivamente di una cavalcata musicale in cui ho cercato di rappresentare tante cose diverse. Ma anche la vita è così, no? E io la mia voglio viverla fino in fondo". A partire dalla pungente "Ghosts", le 12 canzoni del disco scritte e registrate in California trasmettono la stessa sincerità, grazie a una voce fortemente espressiva e a una chitarra elettrica che Trout manovra con grande abilità facendo un sapiente uso degli assoli, del bending e del vibrato track list
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