Registrato l'anno scorso nello studio La Fabrique di Saint-Rémy de Provence, nella zona meridionale della Francia, 'I Am Not A Dog On A Chain' è il tredicesimo album da solista di Morrissey. Prodotto da Joe Chiccarelli (Stan Ridgway, Oingo Boingo, Sandra Bernhard, My Morning Jacket, Counting Crows, Shins, Minus the Bear, Kurt Elling) è - fin dal titolo - una orgogliosa dichiarazione di indipendenza da parte dell'ex cantante degli Smiths (ultimamente molto discusso per le sue prese di posizione politiche) e ne mostra in parte un lato musicale finora inedito e tendente all'avanguardia: e se, come scrive Mark Beaumont sull'NME, la title track ha un andamento che ricorda quello delle antiche e smithsiane 'Vicar In A Tutu', 'Frankly, Mr, Shankly' e 'Girlfriend In A Coma', le sorprese si annidano nel pastiche metà tardo Bowie, metà Prodigy di 'Jim Jim Falls', in una 'Love Is On Its Way Out' che sempre secondo Beaumont evoca l'electro pop tenebroso di Lana Del Rey o di Lorde, nei beat anni Ottanta alla Yazoo di 'Knockabout World' e nel singolo 'Bobby, Don't You Think They Know' (un altro brano elettronico, con pianoforte, assoli di sax e la voce soul della ex regina della disco Thelma Houston). L'eredità degli Smiths sopravvive altrove, ad esempio nel country folk di 'What Kind Of People Live In These Houses?' ma è chiaro che 'Moz' non ha nessuna voglia di adagiarsi sugli allori: 'I Am Not A Dog On A Chain' è un disco moderno e contemporaneo e si può ben dire - chiosa l'NME - 'che stare sul sicuro, sia politicamente che musicalmente, è una cosa che appartiene al suo passato'