CHUCK GETS BIG (WITH THE FRANKFURT RADIO BIG BAND)

Per i fan del rock and roll il nome di Chuck Leavell (tastierista degli Allman Brothers Band e dei Rolling Stones, ma anche di Eric Clapton, Black Crowes, George Harrison, Blues Traveler, Marshall Tucker Band, Hank Williams Jr. e innumerevoli altri) non ha bisogno di presentazioni. Il veterano musicista di Birmingham, Alabama, e' un asso dei suoi strumenti e ama suonare ogni stile di musica in tutti i contesti possibili: lo dimostra anche in questo scintillante live a fianco della Radio Frankfurt Big Band, un ensemble tutt'altro che ingessato e capace di assecondare l'ospite in ogni variazione di genere e di repertorio. C'e' un po' tutto il suo mondo in questo show: l'amore a prima vista per Ray Charles (con una intima 'Georgia On My Mind' e una meno nota 'Losing Hand' in chiave di languido blues), il rock and roll di Chuck Berry e Bobby Troup ('Route 66'), gli Stones (una versione funky di 'Honky Tonk Women' e una maestosa 'Tumblin' Dice' a cui la big band tedesca regala una robusta dose di swing), gli Allman (una impareggiabile 'Southbound' e lo shuffle trascinante di 'Statesboro Blues'), ma c'e' anche posto per il jazz danzabile di Eddie Harris e Les McCann ('Compared To What'), per l'incedere pigro di 'Living In A Dream', per una ballata come 'Blue Rose' e per una 'King Grand' recuperata dal repertorio dei Sea Level (costola della ABB attiva tra il 1976 e il 1981) prima di uno strumentale finale, 'Tomato Jam', dai sapori brasiliani. 'Un album impressionante in cui i suoni tipici da big band jazz e il rhythm&blues si fondono magnificamente', sintetizza Peter Marinus su Blues Magazine, e non si puo' che sottoscrivere