JEFF THE BROTHERHOODMAGICK SONGSGenere: Rock Etichetta: DINE Anno: 2018 Supporto: CD
A due anni di distanza da 'Zone' i fratelli Jake e Jamin Orrall di Nashville tornano sul mercato con un disco che prende parzialmente le distanze dallo stile dei nove album precedenti per lanciarsi coraggiosamente su sentieri inesplorati. Rinforzata stabilmente la formazione con l'ingresso di Jack Lawrence (Greenhornes, Raconteurs, Dead Weather) e di Kunal Prakash (un collaboratore di lunga data), i due fratelli lo hanno registrato nell'arco di cinque mesi nell'home studio che Jake si e' costruito di recente nel salotto di casa sua. 'Sentivamo di avere raggiunto un punto morto e ci eccitava l'idea di provare qualcosa di nuovo', spiega lui stesso a proposito di un disco che ai riff psichedelici e ai ritmi robotici e kraut rock che sono sempre stati un tratto distintivo della band aggiunge stavolta - come osserva Stephen Trageser su Nashville Scene - influenze di musica sperimentale giapponese, sapori metal e rimandi al gamelan indonesiano, in una sequenza avvincente e sorprendente che prende ispirazione dall'immaginazione dei suoi autori, dalla fantascienza nipponica e dai racconti di Asimov e in cui Jeff The Brotherhood tagliano e rimontano le tipiche, estese improvvisazioni strumentali del gruppo per sviluppare canzoni piu' concise e strutturate del solito (rinunciando pero' scientemente alle inclinazioni piu' smaccatamente pop della vecchia produzione Warner). Ne e' un ottimo esempio 'Parachute', una 'apocalisse interplanetaria' che - con la partecipazione di Jenna Moynihan (Daddy Issues, Fever Blush) e Reece Lazarus (Bully) - interseca tastiere, chitarra, batteria jazz e sassofono trattato elettronicamente sotto una melodia malinconica e spiazzante che lo stesso Nashville Scene definisce 'un incrocio tra Harry Nilsson, Tortoise e Yellow Magic Orchestra', tanto per ribadire che con i fratelli Orrall non c'e' mai nulla di scontato track list
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