A 83 anni Ian Hunter non ha alcuna intenzione di andare in pensione e lo dimostra aggiungendo un "Part 1" al titolo, anch'esso esplicativo, del nuovo album ("Defiance", cioè sfida, provocazione, ribellione: una risposta a chi sostiene che a una certa età non si dovrebbero più fare dischi). Un disco di puro rock and roll, composto da brani inediti ma anche celebrativo, data la presenza di un numero impressionante di ospiti di prestigio: Ringo Starr, Mike Campbell degli Heartbreakers, Johnny Depp, Joe Elliott (Def Leppard), Billy Gibbons (ZZ Top), Duff McKagan (Guns N' Roses), Slash, Todd Rundgren, Jeff Tweedy (Wilco), Robert Trujillo (Metallica), Waddy Wachtel, Brad Whitford (Aerosmith), più Dean DeLeo, Robert De Leo ed Eric Kretz degli Stone Temple Pilots, Billy Bob Thornton e JD Andrews dei Boxmasters e i compianti Jeff Beck e Taylor Hawkins (Foo Fighters). La presenza di tanti e tali ospiti, ha spiegato Hunter "non era stata pianificata" ed "è stata un colpo di fortuna". E pensare che il tutto era iniziato, in piena pandemia, con la registrazione in solitaria di alcune canzoni nello scantinato di casa sua, in Connecticut, insieme al fido collaboratore e coproduttore Andy York, usando solo una chitarra, un pianoforte, una piccola tastiera e un computer. Poi, mano a mano, gli "special guest" hanno contribuito a distanza, dimostrando l'affetto e la considerazione di cui gode Hunter nell'ambiente. Intanto sono in corso i lavori per il secondo volume, con altri ospiti importanti...