Cresciuto nei dintorni di Filadelfia ascoltando i classici del soul e dell'r&B (Ray Charles, Stevie Wonder, Otis Redding, Temptations) e i maggiori artisti della scena hip hop contemporanea (Wu-Tang Clan, Kanye West, Notorious B.I.G., Jay-Z), Devon Gilfillian ha esordito su disco nel 2016 con un EP dopo essersi trasferito a Nashville. Alcuni successivi singoli, l'inclusione di suoi pezzi in importanti campagne pubblicitarie e partecipazioni a festival prestigiosi come il Newport Folk e il Montreal Jazz hanno preceduto il suo debutto su album per la Capitol, 'Black Hole Rainbow', un disco di notevole impatto a partire dal singolo 'Unchained', brano fortemente ritmico che prende spunto dalla storia vera del giocatore professionista afroamericano di football Brian Banks (accusato ingiustamente di stupro). Prodotto da Shawn Everett (Alabama Shakes, War On Drugs, Julian Casablancas), 'Black Hole Rainbow' è stato registrato su nastro analogico negli Electro-Vox Studios di Los Angeles, utilizzando apparecchiature vintage ma anche strumenti contemporanei di manipolazione del suono come Pro Tools con l'obiettivo di mescolare soul, rock psichedelico, campionamenti di gusto rétro e beat moderni in un nuovo contesto sonoro così da creare una avventurosa collisione di stili, generi ed epoche musicali. 'Il tema del disco', spiega il giovane artista, 'riguarda il modo di tirarsi fuori da una brutta situazione imparando dai propri errori e ad amare se stessi': pezzi come 'Even Though It Hurts' e 'Get Out And Get It', dotati di energia contagiosa e melodie accattivanti, dimostrano la qualità delle composizioni soffiando aria fresca sulla scena della musica afroamericana contemporanea mentre la conclusiva 'Stranger', in cui si ascolta anche la voce del padre di Devon (lui pure cantante), ricorda che per Gilfillian le radici sono sempre al centro della sua visione e del suo progetto musicale