CROSSING

'The Crossing', l'attraversamento, e' un titolo esplicito: nel suo nuovo album Alejandro Escovedo, texano di origini messicane, racconta esperienze di immigrazione seguendo le storie e i percorsi intersecantisi di due personaggi immaginari, uno di origine italiana e l'altro di origine messicana, che arrivano negli States per incontrare i loro idoli musicali punk e rock e li' si trovano 'a lottare con l'idea dell'identita' culturale e a confrontarsi con il razzismo negli Stati Uniti'. Cantautore sensibile e rocker autentico e passionale, Escovedo sintetizza un vero e proprio melting pot sonoro e culturale in canzoni come 'Sonica USA', in cui ospita il chitarrista Wayne Kramer (uno dei suoi idoli musicali) citando la sua vecchia band - gli MC5 - assieme agli Zeros e ai Public Enemy. Con le sue chitarre taglienti, il pezzo e' un omaggio esplicito agli stessi MC5 e al rock and roll di Detroit ed e' il miglior viatico a un disco 'concept' che Escovedo ha registrato proprio in Italia, a Villafranca, con la produzione di Brian Deck (Modest Mouse, Gomez, Iron & Wine) e la collaborazione di Antonio Gramentieri (Sacri Cuori) e della sua band che comprende Denis Valentini al basso, Matteo Monti alla batteria, Gianni Perinelli e Franz Valtieri ai fiati e Nicola Peruch alle tastiere. Ci sono altri ospiti importanti come James Williamson degli Stooges, Joe Ely e Peter Perrett e John Perry degli Only Ones, mentre Freddy Trujillo dei Richmond Fontaine legge il testo di 'Rio Navidad' scritto da Willy Vlautin, romanziere e leader della band. 'La cosa che mi ha piu' colpito degli italiani', ha spiegato Alejandro, 'e' che nella loro musica cercano sempre la melodia. E' sempre tutto molto romantico, anche quando si parla di tragedie'. Questa immersione in una cultura ricca e diversa ha permesso al rocker americano di sviluppare un disco diverso dal solito, elettrico e toccante: nelle storie di Salvo e di Diego e' facile riconoscere molto di noi stessi, del nostro passato e del nostro presente