Basta scorrere l'elenco dei nomi che hanno partecipato a questo tributo per misurare l'influenza che il compositore, pianista e cantante jazz blues Mose Allison (1927-2016) ha esercitato su generazioni di musicisti dal background e dallo stile diversissimi tra loro: Taj Mahal, Robbie Fulks, Jackson Browne, i Tippo Allstars feat. Fiona Apple, Ben Harper con Charlie Musselwhite, Chrissie Hynde, Iggy Pop, Bonnie Raitt, Loudon Wainwright III, Richard Thompson, Peter Case, Dave e Phil Alvin, Anything Mose!, Frank Black ed Amy Allison con Elvis Costello sono i protagonisti di uno splendido disco - abbinato a un DVD che riproduce 'Ever Since I Stole The Blues', documentario diretto nel 2005 da Paul Bernay e prodotto per la BBC - che la stessa figlia del musicista, Amy, ha voluto realizzare in collaborazione con il musicista e produttore Don Heffington per rendere omaggio al suo straordinario patrimonio artistico e al tempo stesso finanziare la fondazione Sweet Relief Musicians Fund, fondata da Victoria Williams e destinata a fornire sussistenza ad artisti in difficoltà economica per malattia, disabilità o sopraggiunti limiti di età. Interpretato in passato anche da altri grossi calibri come Van Morrison, gli Who e i Clash, Allison - che ha suonato con gente come Stan Getz, Zoot Sims e Gerry Mulligan - è stato un pioniere capace di fondere in uno stile originalissimo blues, jazz, humour penetrante e acume poetico in classici come 'Parchman Farm', 'Everybody's Crying Mercy', 'I Don't Worry About A thing' 'Your Mind Is On Vacation', 'If You're Going To The City' e 'Your Molecolar Structure', tutte qui riprese e rilette con creatività: Iggy Pop, ad esempio, conserva l'arrangiamento fiatistico della title track sostituendone però il fraseggio pianistico in stile boogie con un groove 'electro' di basso sintetico , mentre Frank Black trasforma un altro pezzo forte del repertorio, 'Numbers On Paper', in una originale fusione tra jazz e indie rock con chitarre squillanti che incrociano armonica e vibrafono; la Raitt, dal canto suo, offre una potente versione dal vivo di 'Everybody's Crying Mercy (da decenni un suo cavallo di battaglia sul palco), Thompson interpreta con vigore 'Parchman Farm', i fratelli Alvin sfoggiano grinta roots in 'Wild Man On The Loose' e Fulks risale alle fonti con 'My Brain' (un omaggio alla 'My Babe' di Willie Dixon)