PARADOX

Sembra in preda a un flusso creativo e produttivo inarrestabile, Neil Young: sono passati quattro mesi appena dalla pubblicazione di 'The Visitor', ultimo album di studio con i Promise Of The Real, e rieccolo in azione con 'Paradox'. Si tratta, stavolta, della colonna sonora di un film di genere 'western fantasy' (a quanto pare decisamente surreale e parecchio sconclusionato) diretto dalla attuale compagna Daryl Hannah e di cui lui stesso e' protagonista: il canadese vi suona da solo con la chitarra elettrica, con i Promise Of The Real (anche loro attori nel film), con un'orchestra registrata nel teatro di posa della MGM e con un trio che comprende il batterista Jim Keltner e il bassista Paul Bushnell mentre Willie Nelson figura come voce narrante nel brano iniziale 'Many Moons Ago In The Future' (porta la sua firma un altro pezzo in scaletta, il classico 'Angel Flying Too Close To The Ground'). La soundtrack e' un mix di composizioni inedite (come le ballate acustiche 'Diggin' In The Dirt' e 'Tumbleweed'), brani celebri del repertorio di Young ('Pocahontas' suonata all'organo a mantice e una spettacolare 'Cowboy Jam' di dieci minuti basata su 'Cowgirl In The Sand' che e' sicuramente il vertice del disco), una nuova versione di 'Peace Trail', registrazioni live (una elettrica 'Running With The Silver Eagle'), bozzetti appena accennati che fungono da intermezzi e cover (oltre al pezzo di Nelson, 'Baby What You Want Me To Do?' di Jimmy Reed, 'How Long?' di Leadbelly interpretata dal solo Lukas Nelson e 'Happy Together' dei Turtles). I risultati sono alterni ma nel complesso come disco 'Paradox' (disponibile anche in formato doppio vinile) regge meglio di alcune delle ultime, controverse, prove discografiche del grande canadese