WOOD ROYMustardDopo avere riscosso successo con i Move, la Electric Light Orchestra e i Wizzard, l'autore e polistrumentista Roy Wood pubblicò nel dicembre del 1975 per la Jet il suo secondo album solista 'Mustard', un'opera ambiziosa che prendeva ispirazione da molteplici fonti (da Phil Spector ai Led Zeppelin) e che alcuni critici dell'epoca paragonarono per la sua eccentricità e il suo ampio respiro a 'Pet Sounds' dei Beach Boys. Fu lo stesso Wood a suonare tutti gli strumenti in un disco da lui interamente scritto e prodotto, cui collaborarono come cantanti ospiti Annie Haslam dei Renaissance (nel brano 'The Rain Came Down On Everything') e Phil Everly (in 'Get On Down Home'). Tutti i pezzi, come osserva Thomas Erlewine su Allmusic, sono miniature di pop epico, sinfonico e stravagante, a cominciare dalla title track con parti vocali accelerate per proseguire con le scintillanti melodie di 'Any Old Time Will Do' e di 'You Sure Got It Now' (che, secondo lo stesso musicista, 'suona come le Andrew Sisters affiancate da John Mayall); l'influenza dei Beach Boys, sottolinea ancora Erlewine, è evidente nelle armonie stratificate, nelle tastiere squillanti e nella produzione cavernosa di titoli come 'Why Does A Pretty Girl Sing Those Sad Songs' e 'Look Thru' The Eyes Of A Fool' e nella citata, splendida ballata 'The Rain Came Down On Everything', mentre solo nella suite in piu' parti di 'Get On Down Home' affiora qualche tentazione rock. La nuova ristampa a cura della Esoteric ripropone il disco in versione rimasterizzata aggiungendo sette bonus tracks tratte da singoli pubblicati tra il maggio del 1975 e l'agosto del 1976, due delle quali sotto la sigla Wizzard track list
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