TRY A LITTLE SUNSHINE: THE BRITISH PSYCHEDELIC SOUNDS OF 1969

Se il 1967, apice della stagione psichedelica, resta indiscutibilmente l'anno chiave - musicalmente parlando - degli anni Sessanta, il 1969 segue a poca distanza in termini di risultati artistici. Alla produzione discografica britannica di quei fatidici dodici mesi - polarizzata tra rock underground e musica commerciale - e' dedicato questo triplo a cura della Grapefruit - Cherry Red che rende conto degli ultimi colpi di coda della psichedelia (Factory, Fleur de Lys, Jason Crest) come dei primi vagiti del prog (Woody Kern, Pussy, gli irlandesi Taxi), delle derive 'bubblegum music' di Pure Gold, Balloon Busters e Strawberry Jam come delle tentazioni pop di cantautori folk come Ralph McTell e Marc Brierley. Oltre che per gruppi pop poco conosciuti come Harmony Grass, Tapestry, Angel Pavement e The Orange Bicycle nella scaletta di 73 brani c'e' spazio anche per nomi celebri come Status Quo, Pretty Things, Procol Harum, Move e Spencer Davis Group, colti nelle loro evoluzioni del momento, senza dimenticare Barclay James Harvest, Audience, Sorrows, Dave Davies, Nirvana, Deviants e Bill Fay. Quattro ore di musica in totale, annotate scrupolosamente nel libretto di 44 pagine che contiene rare foto e informazioni biografiche su tutti gli artisti presenti nel cofanetto