REVOLUTION - UNDERGROUND SOUNDS OF 1968

Anno di svolta nella storia del Novecento per gli enormi cambiamenti politici, sociali e culturali che ne derivarono, il 1968 e' stato rivoluzionario anche sotto il profilo musicale, portando ad emergere quella che fino ad allora si chiamava musica underground in quanto poco visibile alla massa del pubblico e dei consumatori. Questo triplo cofanetto a cura della Esoteric ne celebra e condensa i migliori risultati artistici concentrandosi sulla scena britannica di allora: una scena in cui la psichedelia ancora presente nelle opere di band come Pretty Things, Tomorrow, Incredible String Band, Idle Race, Traffic e Move lasciava gradualmente spazio a nuovi stili influenzati dal jazz, dal blues, e dal folk e da cui sarebbero nati generi come il progressive, il folk-rock e l'hard rock, promossi con entusiasmo da dj radiofonici come John Peel (dai microfoni del suo Top Gear trasmesso da BBC Radio One) e da pubblicazioni alternative quali International Times e Oz. Il tratto che accomunava i migliori artisti dell'epoca - compresi quelli selezionate dai compilatori di questa tripla antologia - era la voglia di sperimentare e il desiderio di travalicare le barriere che allora confinavano la musica popolare concentrando gli sforzi creativi sul nuovo formato a lunga durata (l'album) piuttoso che sui singoli destinati a un rapido consumo: cosi' si spiega l'inclusione in scaletta di nomi noti come Deep Purple, Jeff Beck, Jethro Tull, Crazy World Of Arthur Brown, Procol Harum e Pentangle ma anche di gruppi meno conosciuti quali Eyes of Blue, Love Sculpture, Action, Dantalian's Chariot, Elmer Gantry's Velvet Opera, Gun, Second Hand, Moles e Blonde on Blonde