Permanent Dream (+ Bonus Tracks)

Chitarrista e membro fondatore del gruppo accanto al cantante Keith West, al bassista John "Junior" Wood e al batterista
John "Twink" Alder (poi nei Pretty Things e nei Pink Fairies), Steve Howe ha voluto "riimmaginare" il leggendario album di debutto dei Tomorrow, che nel 1968 fece molto parlare di sé diventando un classico di culto della psichedelia inglese. Howe ne ha cambiato titolo (l'originale si intitolava semplicemente "Tomorrow"), copertina (affidandosi ai Gottlieb Brothers, da tempo collaboratori degli Yes) e sequenza dei brani aggiungendo alla scaletta altri pezzi incisi in studio all'epoca e rimasterizzando i missaggi mono originali. Il disco ha i suoi pezzi forti nei due singoli "My White Bycicle" e "Revolution": il primo ispirato all'esperienza anarchica dei provos olandesi, il secondo "apoteosi dell'underground britannico anni '60" come ha scritto il famoso produttore Joe Boyd ricordandone una versione dal vivo allo UFO Club di Londra di cui era gestore, nel suo libro intitolato appunto "White Bicycles – Making Music in the 1960s". Twink ha collaborato con Howe alla stesura delle nuove note di copertina