OH GOD MA'AM

Cristallini riff chitarristici e sapienti tocchi di sintetizzatore caratterizzano le canzoni del quarto album dei Sons Of Bill, formazione della Virginia formata dai tre figli di uno stimato professore di teologia e letteratura all'Universita' statale. Se il precedente 'Love And Logic' (2015) era stato descritto come una sintesi di musica americana degli ultimi 50 anni, da Dylan ai Wilco passando per Big Star, Husker Du, Replacements e R.E.M, 'Oh God Ma'am' - registrato tra Seattle e Nashville - si muove oltre i confini del genere 'Americana' per addentrarsi nei meandri di sonorita' piu' scure, complesse e stratificate, piu' asciutte ed eleganti e in un certo senso 'moderne'. Si ascolti il singolo 'Believer/Pretender', rock chitarristico evocativo degli anni Ottanta che - scrive il sito Broadway World - 'ricorda le sonorita' dei New Order, dei War On Drugs e anche dei Gin Blossoms, restando inconfondibilmente nello stile dei Sons Of Bill': e' quella la cifra stilistica dominante di un album in cui i fratelli Wilson si confermano giovani maestri di 'musica americana metafisica', capaci di trasferire la loro cultura eminentemente sudista (nutrita da letture giovanili di autori come Faulkner) in un'atmosfera da tragicommedia che regala sfumature inedite al pop rock contemporaneo