SIMONE NINAFodder On My WingsAppena ristampato dalla Verve (gruppo Universal), 'Fodder On My Wings' non è certo uno degli album più noti di Nina Simone; era tuttavia uno dei preferiti dell'artista afroamericana che lo registrò nel 1982 poco dopo il suo trasferimento a Parigi. Pubblicato allora dall'etichetta francese Carrere e ricomparso poi a singhiozzo sul mercato, torna finalmente all'attenzione del pubblico godendo delle risorse promozionali e distributive a disposizione della major leader di mercato e con l'aggiunta di tre bonus tracks tratte dalle stesse session e recuperate da una rara ristampa francese del 1988. Chiaramente influenzata dai musicisti africani incontrati durante il soggiorno francese, l'iniziale e vitalissima 'I Sing Just To Know That I'm Alive', ricca di fiati e di percussioni e spesso eseguita in concerto dall'artista del North Carolina negli ultimi anni di carriera, è un perfetto e brillante biglietto da visita di un disco che contiene altre canzoni decisamente personali e autobiografiche come la cruda 'I Was Just A Stupid Dog To Them' e un travolgente, originalissimo remake della celebre 'Alone Again (Naturally)' di Gilbert O'Sullivan aggiornata con una improvvisazione testuale senza peli sulla lingua, al tempo stesso feroce e commovente, indirizzata al padre allore morente con cui la Simone ebbe tutta la vita un rapporto turbolento; così come la 'quasi' title track 'Fodder On Her Wings' (che tornò a interpretare diverse volte nel decennio successivo) quel brano fotografa con spietata sincerità la solitudine della sua vita parigina che produsse gravi ripercussioni sulla sua salute mentale. Come scrisse la rivista Jazz Times recensendolo nel 2005, questo è un disco in cui Nina, affiancata da una sezione ritmica composta di musicisti locali (Marc Sylvin, anche cantante, al basso elettrico e Paco Sery ai timpani e alle percussioni), si liberava da ogni maschera mettendosi totalmente a nudo track list
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