SIMON PAULIN THE BLUE LIGHTGenere: Rock Etichetta: sony Anno: 2018 Supporto: CD
'Musica classica contemporanea'. Cosi' qualcuno ha gia' definito il primo album di Paul Simon dopo l'annuncio del suo ritiro dalla musica dal vivo con l'ultimo tour tra poco in partenza: un disco (il quattordicesimo solista del cantautore americano) in cui Simon riprende in mano dieci brani del suo back catalog assieme al fido produttore Roy Halee alterandone anche sostanzialmente testi, strutture armoniche e arrangiamenti con la collaborazione dell'ensemble strumentale da camera yMusic (di Brooklyn) e di straordinari musicisti come il chitarrista Bill Frisell, il trombettista Wynton Marsalis, i batteristi Jack DeJohnette e Steve Gadd, il bassista John Patitucci e il sassofonista Joe Lovano, oltre che di Bryce Dessner dei National. La scelta e' caduta su 'canzoni che ritenevo fossero quasi a posto, o abbastanza strane da essere state trascurate al momento della loro uscita', come ha spiegato lo stesso autore a Rolling Stone. 'Spero che chi ascolta trovera' fresche queste nuove versioni di vecchi pezzi, come una nuova mano di vernice sui muri di una vecchia casa di famiglia'. Il trattamento, a volte sorprendente, si applica a ' One Man's Ceiling Is Another Man's Floor' (da 'There Goes Rhymin' Simon', 1973) e a 'Can't Run But' (da 'Rhythm Of Saints', 1990) a 'How The Heart Approaches What It Yearns' ('One-Trick Pony', 1980) e alla celebre 'Rene' And Georgette Magritte With Their Dog After War' ('Hearts And Bones', 1973) a 'Some Folks' Lives Roll Easy' ('Still Crazy After All These Years', 1975) e a ben tre titoli dall'album 'You're The One' del 2000. L'afropop, la salsa e il cantautorato folk rock delle opere piu' note del grande artista lasciano posto a interpretazioni ariose e a pensose meditazioni di stampo jazz e cameristico senza rinunciare, di tanto in tanto, a uno spirito giocoso e divertito (l'arrangiamento fiatistico in stile Preservation Hall di New Orleans ideato da Marsalis per 'Pigs, Sheep And Wolves'). Quel che ne emerge alla fine, come osserva Ann Powers recensendo il disco per NPR, e' 'la possibilita' di redenzione insita nel concetto di revisione' cosi' come lo intendeva lo scrittore Henry James, un artista amato da Simon e al cui pensiero il cantautore newyorkese si e' spesso ricollegato nelle sue creazioni musicali track list
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