COLLECTION

Quattro album di Billy Joe Shaver tornano in circolazione su questo doppio CD pubblicato dalla Retro World: 'Old Five And Dimers Like Me', disco di debutto per la Monument datato 1973, e' il piu' famoso e influente del mazzo, un classico del genere outlaw country che ha generato diversi standard del genere a partire dalla title track attorno a cui Waylon Jennings ha costruito un intero album e che mescola country, folk e blues texano con straordinari risultati in titoli come il funky shuffle di 'Black Rose' (che, come annota Thom Jurek su Allmusic, ricorda 'Up On Cripple Creek' della Band) e l'honky tonk blues di 'Played The Game Too Long' (con un interludio Dixieland della sezione fiati) e 'Willie The Wandering Gypsy And Me' (che divenne un cavallo di battaglia di David Allan Coe). Gli altri tre LP del cantautore texano appartengono invece al successivo periodo Columbia: il primo, 'I'm Just An Old Chunk Of Coal (But I'm Gonna Be A Diamond Someday)', risale al 1981 e venne prodotto da Eddie Kilroy, vede il debutto su disco del compianto figlio di Shaver Eddy alla chitarra e include classici come la title track e 'Fit To Kill And Going Out in Style' (diventate veri e propri inni del movimento outlaw), la dolente 'Mexico', la vivace e deliziosa 'Ragged Old Truck' e una commovente 'The Road' in un bel mix di country, gospel e rock; il secondo, 'Billy Joe Shaver' (1982), vede l'artista tornare alle radici e reinterpretare pezzi pregiati del suo canzoniere come 'Been To Georgia On A Fast Train', 'Ride Me Down Easy', 'Lowdown Freedom', 'Tell Me Virginia', 'How Many Hearts Must You Break' e la stessa 'Old Five And Dimers Like Me' con arrangiamenti piu' moderni; il terzo, 'Salt Of The Earth' (1987), mette a segno altri colpi vincenti nel ruvido honky tonk di 'Whiteman's Watermelon', nella gentile 'Hill Country Love Song' e nel diavolo e l'acqua santa di 'The Devil Made Me Do It The First Time' e 'You Just Can't Beat Jesus Christ', che svelano le diverse facce di un autore e interprete country idolatrato dai colleghi (Jennings e Kris Kristofferson su tutti)