PRETTY THINGSPARACHUTEGenere: Ristampa Etichetta: MADFISH Anno: 2019 Supporto: CD
Ristampato dalla Madfish in edizione digipack, con sei bonus tracks e con libretto di otto pagine, 'Parachute' e' il quinto album dei Pretty Things e venne originariamente pubblicato dalla Harvest nel giugno del 1970. Successivo di due anni al concept album 'S.F. Sorrow', e' tuttora considerato uno dei vertici della band londinese capitanata dal cantante Phil May, per la prima volta orfano del chitarrista e coautore Dick Taylor: a dispetto di questa grave assenza, l'album e' considerato oggi una delle migliori opere dell'underground britannico dell'epoca, tanto che Rolling Stone lo elesse allora disco dell'anno. Registrato ad Abbey Road con il celebre fonico Norman Smith, e' - nelle parole di Jack Rabid di Allmusic - il 'White Album' o l''Abbey Road' della band londinese, piu' succinto e meno ambizioso del suo predecessore ma altrettanto inventivo ed efficace nelle armonie vocali beatlesiane di 'The Good Mr. Square', mentre la voce urlata del bassista Wally Allen in brani come 'Sickle Clowns' offre un dinamico contraltare a quella di May. Anche le canzoni di 'Parachute' sono legate tra loro da un tema di fondo (i conflitti di una generazione in sospeso tra la pace e l'equilibrio della vita rurale e l'eccitazione e il degrado di quella urbana), e formano un universo coeso ma anche molto vario, tra il prog di 'Scene One', la psichedelia di 'Rain', la spettrale malinconia di 'In The Square', l'evocativa 'What's The Use' che si dispiega sull'arpeggio di una dodici corde e una title track che a sua volta rievoca i migliori Fab Four dell'ultimo periodo track list
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