PRESLEY ELVISDecember `76Tirato in trecento copie numerate e confezionato nel formato longbox in cartoncino con libretto contenente note sulle registrazioni, questo cofanetto non autorizzato di 7 CD riproduce cinque concerti di Elvis Presley (in precedenza pubblicati separatamente dalla Follow That Dream) tutti risalenti al dicembre del 1976: si inizia con due show di 'riscaldamento' tenuti all'Hilton Showroom di Las Vegas, il 7 e il 12 del mese, seguiti, il 28, da una energica e convincente esibizione al Memorial Auditorium di Dallas (spiccano la cover di 'I Got A Woman' di Ray Charles e una magica 'Fairytale', mentre durante l'assolo di batteria di Ron Tutt Elvis interviene improvvisando 'Hey Bo Diddley') il 29 dall'unica sua performance - altrettanto ispirata e spiritata - al Civic Center Coliseum di Birmingham, in Alabama (in scaletta due commoventi interpretazioni di 'For The Good Times' e di 'The First Time Ever I Saw Your Face' di Ewan MacColl, una sentita 'My Way' di Frank Sinatra, un'irresistibile versione dello swamp rock di Tony Joe White 'Polk Salad Annie' e una sublime 'Early Morning Rain' di Gordon Lightfoot) e il 31 dal famoso concerto di Capodanno alla Civic Center Arena di Pittsburgh, Pennsylvania (impeccabile la sequenza di 29 pezzi che include accanto a classici come 'Hound Dog' e 'Jailhouse Rock' una toccante versione di 'Unchained Melody', solo da poco entrata nel suo repertorio live, una 'Reconsider Baby' a sua volta raramente eseguita dal vivo, rarità come 'Rags To Riches' e la stupenda 'Funny How Time Slips Away' di Willie Nelson, mentre è tutto il pubblico a cantare con lui a fine serata il celeberrimo traditional scozzese 'Auld Lang Syne'). Formidabile - inutile ricordarlo - la band che affiancava nell'occasione un Elvis dimagrito, galvanizzato dalla presenza in sala della giovanissima fidanzata Ginger Alden e in splendida forma vocale (soprattutto negli ultimi show), con il magistrale James Burton alla chitarra solista, John Wilkinson alla chitarra ritmica, Jery Scheff al basso, Tutt alla batteria e Larry Muhoberac alle tastiere, integrati dalla Joe Guercio Orchestra e da dieci coristi che includevano le famose Sweet Inspirations Potrebbe anche interessarti | ||||||||||||||||
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