RISE FROM THE FLAMES

Il primo album della Heather Newman Band, 'Burn Me Alive', e' stato un notevole successo nei circuiti del blues: altrettanto incendiario nel titolo e nella musica, 'Rise From The Flames' e' un disco nel quale la leader, cantante, bassista e chitarrista acustica che da' nome al gruppo di Kansas City riflette -nell'arco di tredici canzoni tutte originali - sulla fine di una relazione sentimentale e sulla riscoperta di se stessa. La furia e l'energia giovanile di Heather, ben assecondate dalla chitarra solista di Keith Ladd, dalla voce, dalle tastiere e dalle percussioni di Ryan Matthew e dalla batteria di Adam Watson (cui si aggiungono in veste di ospiti il sassofonista Michael Lefever e il trombettista Teddy Krulewich), si incanalano in brani convincenti e penetranti: la sensualita' dell'iniziale 'I'm Coming For You' (bel rock blues a lenta combustione), il fine arrangiamento fiatistico di 'Zakary' (che a Robert Rheubottom di Rock And Blues Muse ha ricordato lo stile di Bonnie Raitt), le dodici battute classiche di 'Ahe Sure Looks A Lot Like Me' (con un bell'assolo di Ladd, al proscenio anche in 'You Mean To Tell Me'), il groove funky di 'Coming Home', la bella melodia di 'She Sure Looks A Lot Like Me' (con un bell'assolo di Ladd, al proscenio anche in 'You Mean To Tell Me' e 'Water And Wine'), il ritmo sincopato di 'Lonely On A Beale' il bel fraseggio pianistico del neo soul alla Amy Winehouse di 'What Goes Around' (annota ancora Rheubottom) e di una conclusiva 'That's All' a tinte gospel sono tra le luci piu' brillanti di un album in cui la Newman si conferma cantante passionale e grintosa e la sua band - come scrive Richard Ludmerer sul sito Making A Scene - sempre piu' coesa ed efficace