Three Chords and the TRUTH

‘Three Chords And The Truth’, ‘tre accordi e la verita’’, e’ il modo in cui il musicista Harlan Howard defini’ negli anni ’50 del secolo scorso la musica country ed e’ anche il titolo del nuovo album di Van Morrison, il sesto in quattro anni e il quarantunesimo di una discografia preziosa e sterminata. Contiene quattordici nuove canzoni che il grande e prolifico irlandese, oggi settantaquattrenne, ha scritto (da solo, con l’eccezione di ‘If We Wait For Mountains’ firmata assieme a Don Black), registrato e prodotto privilegiando ancora una volta la presa diretta e la connessione immediata con i suoi musicisti. Un pezzo ‘classico’ come ‘Dark Night Of The Soul’, sei minuti di incanto sonoro in cui Van The Man sfodera la solita incredibile voce riflettendo sul tema difficile della depressione, dimostra che la forma e’ sempre smagliante. Azzeccatissime come sempre anche le collaborazioni: i crediti del disco includono il grande chitarrista Jay Berliner, protagonista di tante incisioni a fianco di giganti del jazz e dello stesso Morrison fin dai tempi di ‘Astral Weeks’ (1968), e un duetto in ‘Fame Will Eat The Soul’ con Bill Medley, meta’ sopravvissuta delle leggende white soul degli anni Sessanta Righteous Brothers, a dimostrazione del fatto che per Van la grande musica – sua, e degli altri – e’ senza tempo e si rinnova continuamente senza venire meno alle tradizioni. ‘Mi ci sono immerso completamente’, ha spiegato lui stesso riguardo al processo di registrazione del disco. ‘Quando gli altri suonavano, era come se leggessi me stesso nelle loro note’