LE CHAT BLEU

Pubblicato su etichetta Capitol nel 1980, 'Le Chat Bleu' e' il terzo e ultimo album dei Mink DeVille, della cui formazione originale sopravvivevano allora il leader Willy DeVille e il chitarrista Louis X. Erlanger, in questo disco affiancati dal sassofonista (gia' collaboratore di Phil Spector) Steve Douglas, da Kenny Margolis (piano, fisarmonica e voce) e dalla leggendaria sezione ritmica della TCB Band di Elvis Presley (Jerry Scheff al basso e Ron Tutt alla batteria), oltre che da alcuni coristi e da Jean-Claude Petit responsabile degli arrangiamenti d'archi. Registrato a Parigi (per la precisa intenzione di DeVille di 'catturare' un certo tipo di sound francese), influenzato dal cabaret transalpino come dalla musica cajun della Louisiana, resta uno dei migliori dischi in assoluto del rocker newyorkese, che scrive nell'occasione diverse canzoni con il leggendario paroliere Doc Pomus evocando il doo wop piu' classico, le produzioni spectoriane, le atmosfere latine dei Drifters e le armonie dei gruppi femminili anni '50 (corrette e aggiornate da una sensibilita' moderna figlia del punk e della new wave americana) in pezzi formidabili come 'This Must Be The Night', 'That World Outside' e la teatrale 'Heaven Stood Still', mentre i riff chitarristici di 'Savoir Faire' e 'Lipstick Traces' profumano di Rolling Stones e CBGB e 'Mazurka' (di Queen Ida) di New Orleans. DeVille veste agilmente i panni del crooner nella cover della classica 'Bad Boy' (che gli calza come un guanto), evoca sapori etnici nella percussiva 'Slow Drain' e sfodera tutto il suo charme romantico nelle ballate con una voce di volta in volta carezzevole e graffiante. Cosa chiedere di piu'?