LOFGREN NILSNILS LOFGRENRistampato a prezzo economico e senza bonus tracks dalla Music On CD, il primo, omonimo album solista di Nils Lofgren (pubblicato nel 1975 dalla A&M e noto anche come il 'Fat Man Album' per via della copertina) è probabilmente il suo migliore di sempre, un piccolo classico che all'epoca dell'uscita venne incensato da Jon Landau sulle colonne di Rolling Stone e che con il tempo ha acquistato ulteriore valore e considerazione: Wornell Jones al basso, il veterano Aynsley Dunbar alla batteria (la cui carriera iniziò a fianco di John Mayall e poi di Jeff Beck) e Stu Gardner (ai cori in quattro brani) affiancano il cantante, chitarrista e pianista reduce dalle esperienze con i Grin e con i Crazy Horse di Neil Young in una sequenza di dodici brani tra cui la tosta e risoluta 'If I Say It, It's So', le dolenti 'I Don't Want To Know' e 'Back It Up', la cinica 'Rock And Roll Crook' e il sentito omaggio da fan a Keith Richards di 'Keith Don't Go (Ode To The Glimmer Twin)' diventeranno dei classici istantanei del suo repertorio, così come la splendida cover di 'Goin' Back' di Carole King famosa soprattutto nella versione che ne fecero i Byrds. Chitarrista di grande talento (come ben sa chi ha seguito le sue gesta anche a fianco di Bruce Springsteen nella E Street Band), qui Lofgren si concentra principalmente sulla composizione e sulle canzoni con una produzione semplice ma efficace e un approccio più rilassato e riflessivo che, come osserva Mark Deming su Allmusic, piega il funk e il blues rock alle esigenze della migliore canzone d'autore track list
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