Voice Of America - DELUXE

Il secondo album solista di Little Steven con i Disciples Of Soul, 'Voice Of America', arrivò nei negozi il 7 maggio del 1984, quattro settimane prima di 'Born In The U.S.A.' di Bruce Springsteen, indicando una decisa deviazione di rotta rispetto a 'Men Without Women' che lo aveva preceduto due anni prima: in luogo dei fiati e delle influenze soul/r&b di quel disco, infatti, Steve Van Zandt preferì nell'occasione rivolgersi a sonorità più crude, garage e chitarristiche, confezionate stavolta con un numero ridotto di musicisti che comprendeva la confermata sezione ritmica composta da Jean Beauvoir (basso) e l'ex Rascals Dino Danelli (batteria), il percussionista Monti Louis Ellision, il tastierista Pee Wee Weber e Zoë Yanakis (oboe, cori e tastiere aggiuntive). In una sequenza di canzoni decisamente politicizzate e che in più occasioni prendevano posizione contro la politica estera dell'amministrazione Reagan, spiccano il synth rock 'Out Of Darkness' (un potenziale inno da stadio che all'epoca ottenne un discreto airplay in radio e su MTV), la più soffice 'Checkpoint Charlie' (altro hit radiofonico), l'incisiva canzone di protesta 'Los Desaparecidos' (ovvviamente ispirata ai numerosi casi di sparizione degli oppositori politici nelle dittature del Sud America) e quella 'I Am A Patriot' che Jackson Browne registrò nel 1989 per l'album 'World In Motion' eseguendola spesso anche dal vivo. La versione rimasterizzata e deluxe pubblicata da Steven Van Zandt Catalog in joint venture con Universal aggiunge la riproduzione video in DVD di un concerto registrato nel 1984 a Loreley, in Germania, per lo show Rockpalast: la scaletta di sedici brani è incentrata su 'Voice Of America' ma prevede anche qualche ripresa da 'Men Without Women' (in coda un'intervista al giornalista musicale tedesco Peter Ruchel, fondatore del famoso programma televisivo tedesco)