MICHAEL LEE

Strano che un bluesman si faccia conoscere grazie a Internet e alla televisione: e' accaduto a Michael Lee, la cui splendida versione della classicissima 'The Thrill Is Gone' di B.B. King e' stata applauditissima nello show televisivo americano 'The Voice' generando oltre sei milioni di visualizzazioni su YouTube. Non stiamo parlando pero' di un fuoco di paglia, perche' il giovane artista (che nel frattempo e' stato chiamato a fronteggiare la B.B. King Blues Band) dimostra di avere tutte le carte in regola nel suo album di debutto pubblicato da un'etichetta specializzata che e' garanzia di qualita' (la Ruf Records): dieci canzoni originali in cui il cantante e chitarrista di Dallas mostra esplicitamente le sue influenze (in primo luogo i connazionali Freddie King e Delbert McClinton), ma portando anche un contributo originale al genere e confezionando nelle sue parole un album di 'retro rhythm&blues?texano con una dose di rock and roll'. I produttori Nick Choate e Nick Jay hanno fatto attenzione a non edulcoare la purezza del suono di Lee e della sua eccellente band, badando piuttosto a garantire un feeling live e a catturare la scintilla in pezzi spesso arricchiti da una scattante sezione fiati come 'Heart Of Stone' (dove la chitarra distorta di Michael fa faville), l'appassionata 'Don't Leave Me', la contagiosa 'Praying For Rain' (con un riff azzeccato e vincente), la vivace 'Love Her', l'elegante 'This Is', lo slow blues pungente di 'Here I Am' e l'evocativa 'Go Your Own Way' in cui Michael dimostra indiscutibilmente di essere un virtuoso dello strumento. 'Per alcune di queste canzoni mi sono immaginato che la gente le ascolti alzando il volume della radio. Altre potrebbero richiedere un ascolto a lume di candela, un bicchiere di vino e una persona speciale accanto': sicuramente, tutte insieme, potrebbero fare qualcosa di importante per riportare il blues nel mainstream e all'attenzione generale