KING CRIMSONLIVE IN NEWCASTLE 08-12-1972Genere: Ristampa Etichetta: DISCIPLINE Anno: 2019 Supporto: CD
Ricavato da una incisione d'epoca realizzata su una cassetta restaurata e rimasterizzata dalla DGM, questo live registrato l'8 dicembre 1972 a Newcastle e' il 48mo titolo della collana 'Collectors' Club' dei King Crimson e sicuramente il miglior documento finora in circolazione delle performance dal vivo di una formazione che ebbe vita breve - con Robert Fripp, chitarra e tastiere, ne facevano parte il bassista e cantante John Wetton, il violinista e tastierista David Cross, il batterista Bill Bruford e Jamie Muir alle prese con percussioni assortite - e che e' qui colta in azione poco prima di entrare in studio a registrare il classico 'Larks' Tongues In Aspic'. E' proprio la presenza del vulcanico Muir e delle doppie percussioni l'aspetto forse piu' interessante di un concerto in cui il quintetto inglese - completamente rivoluzionato rispetto ai dischi precedenti - propone coraggiosamente e provocatoriamente quasi solo materiale nuovo e inedito (la title track di 'Larks' Tongues In Aspic' divisa in due parti, in apertura e chiusura del set, 'Book Of Saturdays', 'Exiles', 'Easy Money' e 'The Talking Drum', eseguite nella stessa sequenza del disco) inframmezzato con improvvisazioni estemporanee e con un unico classico dal catalogo precedente (l'immancabile '21st Century Schizoid Man'). Consegnata nel tardo 2017 da un ex roadie dei Crimson al manager del gruppo durante un party, la registrazione di fonte soundboard e' di notevole qualita' tenuto conto della tecnologia d'epoca e del supporto utilizzato, e - assicura il biografo del gruppo Sid Smith, che proprio in quella occasione assistette al primo concerto della band - non e' stata inclusa nel monumentale box di 15 CD 'Larks' Tongues In Aspic: The Complete Recordings' uscito nel 2012 solo perche' non scoperta in tempo. Fa sicuramente piazza pulita di tutti i bootleg pubblicati fino ad oggi e fotografa un gruppo in evoluzione, desideroso di esplorare nuove frontiere sonore e in spiritato stato di grazia, capace non solo di non essere cacciato dal palco ma anzi di ammaliare il pubblico con un repertorio sconosciuto e di non facile assimilazione, testato e rodato in giro per il Regno Unito prima di essere registrato in studio e consegnato alle stampe in un disco diventato un classico indiscutibile del prog track list
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