JESUS & MARY CHAINGLASGOW EYESRegistrato al Castle of Doom di Finnieston di proprietà dei concittadini Mogwai e ubicato nell'area occidentale di Glasgow, l'ottavo album dei due fratelli scozzesi arriva a sette anni di distanza da "Damage and Joy". Nelle parole del frontman Jim Reid, tuttavia, "è esattamente quello che la gente si dovrebbe aspettare da un disco di Jesus and Mary Chain" anche se le sonorità contemporanee hanno avuto un qualche impatto sulla produzione. Il singolo di lancio "Jamcod" è un buon esempio di questo approccio, combinando synth e tenebrosa electronica con il sound classico e sferzante della chitarra elettrica ("Il rock’n’roll non è soltanto chitarre. Basti pensare ai Kraftwerk o ai Suicide", ha dichiarato Jim all'edizione italiana di Rolling Stone). "William e Jim Reid restano spavaldamente fuori dal tempo come sempre", scrive di "Glasgow Eyes" il mensile Uncut, mentre Classic Rock pone l'accento sulla "esplosione di rock distorto alla Velvet intitolata 'Hey Lou Reid' " e Record Collector sentenzia che l'album "è più vitale di qualsiasi cosa la band abbia fatto negli ultimi 35 anni" track list
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