WILDERNESS

Paragonata per il suo timbro e il suo stile vocale a Lucinda Williams, a Emmylou Harris e a Hope Sandoval dei Mazzy Star, la giovane cantante americana Jade Jackson fa seguito al debutto 'Gilded' di due anni fa con un album prodotto anche stavolta da Mike Ness (Social Distortion): in 'Wilderness' la giovane artista californiana ha deciso di scrivere le canzoni da una prospettiva piu' autobiografica senza evitare temi scomodi del suo recente passato come la dipendenza dai farmaci conseguente a una rovinosa caduta in un canyon, depressione e disordine alimentare. Ne ha preso forma un disco che racconta dell'accettazione e della presa di coscienza di se', e di come la malinconia possa essere una potente arma di espressione, soprattutto se applicata a canzoni di genere alt country (il primo, muscolare singolo 'Bottle It Up') e roots rock come quelle qui contenute. Ness ('un maestro di feeling e di ritmo', nelle parole di Jade) ha aiutato la Jackson a focalizzare meglio la sua visione artistica e a sublimare in musica un periodo difficile e doloroso, dando vita a un esercizio terapeutico che si e' tradotto in una sequenza di brani tesi e intensi. ''Wilderness'', ha spiegato la cantautrice, 'parla di come far fronte alle situazioni difficili. Se ti immagini da qualche altra parte, tutta la tua energia positiva ti puo' aiutare. Questo non succede se hai dubbi o paure: nella natura selvaggia (wilderness) si puo' essere sbranati dai leoni. Devi imparare a cavartela, e ci sono sempre vie d'uscita se resti mentalmente aperto'